Parco Archeologico Monte Sirai

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Scelta dai fenici per motivi strategici, Monte Sirai è abitata quasi certamente dal IV millennio a.C.: caratterizzata da vari nuclei di tombe a domus de janas che si trovano lungo il costone occidentale e nell’area della necropoli punica; un villaggio del periodo Eneolitico è inoltre visibile nei pressi dell’attuale bookshop. Una vasta serie di nuraghi monotorre sono collocati lungo i fianchi dell’altopiano dove in seguito venne incorporata una torre. La posizione geografica dava la possibilità di avere accesso diretto ai sentieri che conducevano ai giacimenti minerari attraverso il Flumentepido, dominando inoltre il passo compreso fra il tratto meridionale e quello settentrionale della Via Sulcitana. Fu distrutta dai Cartaginesi e poi ricostruita, in seguito rifortificata e corredata da un notevole santuario, il tofet. L’ultima pianificazione urbanistica insieme alla ristrutturazione del tofet, fu compiuta poco prima della prima guerra punica. All’epoca della dominazione romanica della Sardegna, Monte Sirai rimase un centro punico, infatti i nuovi centri romani si trovavano a valle, intorno al pianoro e nell’area dove oggi sorge la città di Carbonia, a testimoniare ciò è la presenza di due ville e numerose aree funerarie.