Situate nella parte sud-occidentale della Sardegna, costituiscono uno splendido scenario sotterraneo creato dall’incessante azione dell’acqua.
Il rilievo del Monte Meana nel quale si sviluppa la cavità è costituito da rocce dolomitiche risalenti a circa 530 milioni di anni.La grotta, ancora in attività, consta di diverse sale ognuna delle quali si differenzia per la particolarità delle concrezioni. Negli anni ‘60 la grotta venne utilizzata come cava di marmo, poi nel 1971 grazie all’intervento dei ragazzi dello Speleo Club Santadese si provvide alla chiusura ed al controllo della cavità. La grotta ha una temperatura costante di 16 gradi e l’umidità vicina al 100%.
Lungo il percorso turistico che si sviluppa per circa 500 m si possono ammirare stupende e talvolta imponenti concrezioni: dalle stalattiti alle stalagmiti, passando per le colate e le cannule fino alle rare eccentriche di aragonite. Queste ultime rappresentano la caratteristica principale delle grotte. Le aragoniti si presentano sotto due forme distinte: le aragoniti aciculari, che appaiono come grossi ciuffi di cristalli simili ad aghi, chiamate anche dagli speleologi “fiori di grotta”; e le spettacolari Aragoniti eccentriche (la cui elevatissima concentrazione in un'unica sala rende le grotte Is Zuddas uniche al mondo): formazioni filiformi che sviluppandosi in ogni direzione senza essere influenzate dalla gravità assumono spesso delle forme bizzarre. Nella grandiosa sala dell’Organo ogni anno per la ricorrenza del Santo Natale viene allestito un grande Presepe, reso ancora più suggestivo dalle sculture opera di Gianni Salidu. In questa atmosfera alcuni giorni dopo il Natale viene celebrata una messa.
Nel 1990 alcuni soci della cooperativa ebbero l'idea di allestire nella grandiosa sala dell'Organo per la ricorrenza del Santo Natale, un grande presepe. Certamente l'idea era originale, tanto è vero che oggi anche altre grotte né hanno seguito l'esempio.
Durante tutti questi anni la fisionomia del presepe ha subito delle modifiche, comunque mantenendo sempre inalterato il proprio fascino.
Da alcuni anni poi, le sculture di Giovanni Salidu di Sant’Antioco, rendono il presepe ancora più suggestivo.
Le opere consistono in sculture in trachite (altezza 30/40 cm) , una pietra locale di origine vulcanica.
In questa atmosfera alcuni giorni dopo il Santo Natale viene celebrata una Santa Messa.
La Messa viene oficiata dal Vescovo di Iglesias il giorno 27 dicembre alle 10,30.
Chiunque può liberamente assistere.
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