Il nuraghe Arresi si trova al centro del paese a fianco della chiesa di Sant’Anna. L'edificio è del tipo "a tancato", con una torre principale a N (diametro esterno circa m 13; altezza residua m 7) ed una torre secondaria a S (diametro esterno m 4; altezza residua m 2,5) saldata alla prima attraverso due bracci murari retto-curvilinei che racchiudono un cortile interno. Nulla resta dell'originaria sommità terrazzata del monumento né delle coperture a "tholos" delle camere interne. Il nuraghe è costruito in opera ciclopica con blocchi di calcare dolomitico caratterizzati da una tessitura molto irregolare. Vi si accede attraverso il braccio murario orientale, dove si aprono un bell'ingresso sormontato da un gigantesco architrave di granito ed un corridoio sulle cui pareti si affrontano due nicchie. Il corridoio immette nel cortile; qui si affacciano, rispettivamente a N e a S, gli ingressi della torre principale e della torre secondaria. L'ingresso della torre maggiore, costituito da due soglie e un lungo corridoio, è sopraelevato rispetto al piano del cortile e della camera interna. Sulla d. del corridoio è ricavato un vano cieco, probabilmente una garitta di guardia, mentre sulla s. si apre l'imboccatura di una ripidissima e stretta scala intramuraria che in origine conduceva al terrazzo superiore. Nelle pareti della camera interna sono ricavate tre nicchie disposte a croce e sopraelevate rispetto al pavimento, che dovevano fungere da giacigli. La torre secondaria, anch'essa accessibile attraverso un corridoio, presenta nella parete E della camera due irregolari nicchie contigue, una delle quali sopraelevata. La costruzione è datata al XV-XIV secolo a.C., età del Bronzo medio.
La chiesa di Sant’Anna è costituita da pianta rettangolare, formata da un aula mononavata è divisa in quattro campate da tre archi diaframma a tutto sesto che sostengono una copertura lignea a doppia falda. Presenta stipiti ed architrave modanati ed è sormontato da un segmento di cornicione sorretto da due modiglioni corinzi. La specchiatura, liscia e diritta, è rinserrata entro paraste schiacciate erette su falsi plinti, prive di capitello, sulle quali poggia un timpano triangolare. Sulle pareti di fondo dell'abside si aprono quattro finestre alte e strette a doppia strombatura, anch'esse ogivali che si alternano a due nicchie di analogo profilo. Il prospetto anteriore, impostato su un alto stilobate, mantiene una chiara conformazione di gusto neoclassico. Il campaniletto a vela, innalzato a prolungare il vertice della facciata, anch'esso timpanato, presenta però due luci gemelle ad arco ogivale che ne rivelano il rifacimento novecentesco neogotico. Attribuito a scuola Genovese è il dipinto della Santa che si trova nella parete dell’abside.