Il Comune di Musei si trova nella piana del Cixerri, nel triangolo tra Domusnovas, Villamassargia e Siliqua. Musei conta circa 1600 abitanti su una superficie di 20 kmq. La nascita del centro abitato risale ai primi anni del ‘600, quando i Padri Gesuiti costruirono la chiesa e il convento dedicati a Sant’Ignazio di Loyola che ancora oggi insieme a diverse costruzioni tipiche campidanesi, realizzate in mattoni crudi “ladiri” e tegole sarde, sono le protagoniste del centro storico. Tra le stradine del paese è un alternarsi di moderno e tradizionale dove si trovano ancora molte case tipiche, con un piccolo cortile e gli immancabili forni a legna e l’orticello. Nella piazza, adiacente alla chiesasi trova l’imponente casa padronale dei nobili Asquer, a breve distanza sorge “Sa domu e sa pala”, un edificio, in terra cruda, di notevoli dimensioni tra i pochi rimasti in Sardegna. Poco distante dalla piazza della chiesa sorge il Parco Etfas, dove sono custodite le testimonianze di quest’ ente che dal dopoguerra alla fine degli anni cinquanta ha segnato il rilancio del comparto agrario di questo territorio. Nel parco dominano quattro antichi silos dove veniva conservato il raccolto, nel piazzale antistante vengono spesso organizzate manifestazioni culinarie, culturali e di intrattenimento. Come tutti gli altri centri del Sulcis, anche Musei merita una visita per poter ammirare le sue particolarità che lo rendono unico, la sua posizione è strategica per chi volesse soggiornarvi per visitare il territorio.
Le sue origini risalgono al periodo nuragico, infatti nel suo territorio sono stati ritrovati alcuni nuraghi. Le fondamenta di alcuni edifici nei pressi del centro abitato risalgono all’epoca romana, qua sono state rinvenute monete di bronzo e alcuni oggetti di terracotta. Durante il periodo medioevale, il Comune di Musei faceva parte del Giudicato di Cagliari che dopo la sua divisione divenne proprietà feudale del Conte Ugolino della Gherardesca. A seguito dell’invasione da parte degli Aragonesi il paese passò ai Donoratico. Dopo varie e alterne vicende presero possesso del paese dei padri Gesuiti, grazie a loro Musei acquista storia e splendore. L'odierno abitato nacque sotto la guida della Compaglia di Gesù che vi fece costruire la chiesa tardobarocca ed il convento di Sant'Ignazio di Loyola intorno ai quali si raggrupparono le abitazioni. Originariamente Musei si chiamava Villa di Prato. In seguito a causa di epidemie, carestie e migrazioni verso i vicini centri minerari il paese si spopolò. Solo nei primi anni del 600, quando i Gesuiti costruirono la chiesa e il convento, il paese si ripopolò. In seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773, il feudo fu ceduto al Marchese di Villacidro e Palmas che lo tenne in possesso sino al 1839.
Ringraziamo il Sig. Simone Franzina per aver reso disponibili le sue fotografie